Sul fatto che Chiara Ferragni fosse considerata la madrina di tutti gli influencer non vi è alcun dubbio. Da blogger a celebrità di fama internazionale, la sua ascesa è stata anche oggetto di un case study da parte di una delle più prestigiose università al mondo: Harvard University.
Nonostante le numerose critiche che sembra ricevere quotidianamente per qualsivoglia motivo, la giovane influencer non sembra in procinto di fermarsi.
L’ultima novità in fatto di business è la collaborazione con il biscotto più venduto al mondo: Oreo.
Questa collab reinventa il packaging del famoso biscotto, rendendolo più pop e colorato sostituendo al classico sfondo blu, una fantasia sui toni del bianco e del rosa composta da tanti “Eyelike” (simbolo di Chiara). Alle confezioni di biscotti in edizione limitata si affianca una capsule collection composta da quattro capi di abbigliamento dal design decisamente giovane e sportivo.
Le due felpe, il thank top ed il pantalone della tuta non sono però acquistabili per ora sul sito www.chiaraferragnicollection.com ma è possibile vincerli comprando due confezioni qualsiasi di Oreo.
La partnership con il celeberrimo biscotto però è l’ultima di una lunga serie. Solamente nel settore food and beverages se ne contano altre due. La prima in assoluto è stata quella per il brand francese di macaron Laudureè nel settembre 2016 in occasione della settimana della moda di New York.
Una collaborazione che invece ha fatto parlare e anche tanto è stata quella con il brand francese d’acqua Evian, che dal 2008 presta le sue bottiglie ai designer perché le reinventino. La rosa di stilisti che hanno personalizzato la bottiglia in edizione speciale comprende: Kenzo, Jean Paul Gautier, Elie Saab, Alexander Wang, Issey Miyake, Christian Lacroix, Diane Von Furstenberg ecc…
Sicuramente l’edizione curata da Chiara Ferragni non è passata inosservata, visto l’innumerevole numero di polemiche sollevatesi a causa del prezzo della bottiglia limited edition.
Che piaccia oppure no, qualunque cosa che viene toccata dall’imprenditrice si trasforma in oro, anzi sembra proprio che le controversie non facciano altro che aumentarne potere e follower che ad oggi sono ben 18,8 milioni e sembrano crescere di giorno in giorno.
Le collaborazioni però non si limitano a cibo e bevande, dalle primissime con Levi’s e Superga infatti arriviamo ad una delle ultime nel portfolio ovvero quella per il marchio di cosmetici parigino Lancôme nell’estate del 2019. La collezione conta una palette viso e occhi, il mascara carry-over del brand Hypnose Drama con un nuovo packaging rosa e super glam, quattro colorazioni diverse di rossetti liquidi e dei classici rossetti del brand. Grazie al successo ottenuto ancora oggi può essere acquistata nei negozi e su internet.
Dalla cosmetica, al cibo, all’abbigliamento fino ai giocattoli. Infatti come ciliegina sulla torta c’è Barbie Style, la barbie che la storica casa di giochi Mattel ha dedicato all’influencer nel 2016.
Sembra insomma che il marchio Chiara Ferragni possa essere messo sopra ad ogni cosa.
Ma cosa accomuna tutte le collaborazioni che la fashion blogger ha fatto nel corso della sua carriera?
Apparentemente niente se non la scia di opinioni contrastanti che le hanno ricevute. Ma in realtà Chiara in questi anni ha sempre e solo prestato il suo nome e la sua immagine a prodotti e brand che nel loro settore rappresentano il top di gamma. Ultimo tra questi il biscotto più venduto al mondo.
Questo per farci capire che il suo successo non è casuale ma ben studiato e meritato.
Così come Chiara Ferragni – Unposted, il documentario uscito a settembre del 2019 che racconta la vita dietro alla fotocamera dell’influencer. Anche se proiettato in poche sale è andato sold-out praticamente subito. Chi per curiosità, chi per ammirazione chi per scetticismo, comunque ha contribuito alla fortuna del film al botteghino. Successo che però, non è stato confermato dalla critica. Nonostante questa nota dolente, c’è da tenere in considerazione che intanto i biglietti erano stati comprati.
Malgrado risulti una figura estremamente polarizzante insieme a suo marito Fedez, l’imprenditrice nel complesso si distingue per la positività che, seppur con frivolezza, cerca di trasmettere con i suoi contenuti.
Fra un “Hi Guys!” e l’altro Chiara Ferragni continua a rimanere sulla cresta dell’onda, ed essere il volto delle campagne pubblicitarie di brand di fama internazionale come Intimissimi, Pomellato, Pantène e Calzedonia. Uno dei pochi aspetti negativi di questa onnipresenza è la perdita di ascendente che ne consegue. Motivo per cui molti marchi stanno iniziando a rivolgersi ad influencer più piccoli che non hanno ancora scalato l’Olimpo di Instagram. Questi infatti risultano più genuini, affidabili e conseguentemente vicini al follower che sono più inclini a fidarsi, considerandoli più reali rispetto ad un personaggio come Chiara Ferragni che ormai non sortisce più lo stesso effetto avendo raggiunto lo status di celebrità.
Possiamo considerare questa inversione di tendenza come un piccolo prezzo da pagare, per ora.
Il problema per la fashion blogger potrebbe presentarsi nel momento in cui tutti i brand inizieranno ad adottare questa tattica di marketing.